CAVALLINO ROSSO

Torino - Sabato 6 novembre si è concluso al Cavallino Rosso di via Belfiore il "gran torneo di fine mille millennio", classica open a 5 birilli con gara separata per le terze categorie. Piero Civarolo (Paradiso Rivoli) ha vinto nel raggruppamento nazionali, master, prima e seconda serie prevalendo nella finalissima sul portacolori dello Sporting di Chieri Cesare Fasano; nelle semifinali, Francesco Graziadio (The Best ) e Dario Longo (Leo) hanno dovuto cedere il passo conquistando, rispettivamente, il terzo e quarto posto assoluto.
Va segnalata la prova di Guerrino Sperati (Astoria), unica seconda categoria approdata al girone conclusivo, che si è arreso a Longo nei quarti; delusione, invece, per i tifosi di Tony Ciccarelli che non conferma la vittoria della scorsa edizione fra le mura di casa: Roberto Pisciuneri (Sport) lo esclude negli ottavi.

Esce di scena sulla soglia delle semifinali anche Rino Cirillo (Massaua): "Cece" Fasano non gli lascia scampo. L'ultimo e decisivo match è stato equilibrato fino alla sua metà con repliche e controrepliche di notevole contenuto tecnico: un errore di Fasano ha dato la svolta all'incontro con il sopravvento di Civarolo fino al termine senza che l'esito fosse più in discussione.

In terza categoria Massimo Rodda (Alea) è sul gradino più alto del podio: appena sotto, un bravo Tullio Groppini (Bussoleno Dlf) che precede nell'ordine Pierluigi Avataneo (sindaco di Poirino e atleta del locale Csb Il Pallino) ed il compagno di équipe Giuseppe Iovino che completa, quest'ultimo, un'ottima performance di gruppo del centro sportivo biliardistico valsusino.
Massimo Rodda ha dimostrato durante tutto l'arco del torneo di possedere un notevole bagaglio tecnico supportato da un'ottima conoscenza del gioco nelle scelte del tiro da eseguire ed un'esemplare comportamento sul tavolo che rende ancor più completa la sua vittoria.

Per concludere, la nutrita partecipazione di tutte le migliori stecche del circuito provinciale conferma il Cavallino Rosso come uno dei più prestigiosi ed irrinunciabili appuntamenti del calendario agonistico torinese.

Massimo Calleri