1° Trofeo Master Biliardi
il gruppo dei finalisti con
gli organizzatori e gli amici del CSB
VERCELLI -
Il 1° Trofeo Master Biliardi ha chiuso i battenti con il trionfo dei colori di
casa: Paolo Spitale, Presidente del Csb Paul Newman che ha sede presso il Club
di via Cima dodici 26 di cui è il <timoniere> insieme con la moglie Tiziana, ha
posto il sigillo di casata conquistando la vetta del podio.
Il successo assoluto si è completato con l’<argento> di Roberto Pagliarin,
Delegato Fibis della Provincia di Vercelli e compagno d’èquipe del vincitore;
Alessio Stango (Aba Ferriera di Buttigliera Alta) ha diviso la terza piazza ex
aequo con Gino Di Cesare, portacolori del Club Las Vegas di Bianzè.
![]() Paolo Spitale premiato dal Direttore di gara Lucio Lanzafame e dalla moglie Tiziana |
![]() Roberto Pagliarin premiato da Emanuela e Tiziana con Lucio Lanzafame |
![]() Alessio Stango premiato dall'arbitro Emilio Volpe, Spitale e Pagliarin |
![]() Gino Di Cesare premiato da Massimo Calleri, Segretario Regionale Fibis |
Venerdì 12 il Direttore di Gara Lucio
Lanzafame, pregevole il suo operato, ha dato inizio al tourbillon conclusivo: i
sedici i finalisti del torneo si sono ritrovati dopo le batterie eliminatorie
settimanali iniziate lunedì 8.
Ma vediamo il cammino dei finalisti; Spitale inizia la cavalcata verso <l’oro>
superando nell’ordine Adriano Pepe, compagno di squadra, Giovanbattista Bonfico
e Stango prima di aggiudicarsi il <derby> con Pagliarin che, nel frattempo,
aveva lasciato al palo Giuseppe Giambrone (Green Club Carmagnola), Mario Ghisio
(Paul Newman VC), Di Cesare con una inutile e stonata coda polemica di quest’ultimo
che riportiamo per dovere di cronaca, prima di arrendersi alla <bella> in un
match giocato con grande intensità dai due compagni di Club sfatando l’assai
frequente luogo comune.
Il match ha proposto ai numerosi spettatori parentesi di alta scuola vissute con
la determinazione fine al risultato senza tralasciare peraltro il lato
spettacolare, quello cioè dedicato alla platea.
Si è chiusa così una bella parentesi di sport che Paolo Spitale, Roberto
Pagliarin ed i loro collaboratori hanno saputo costruire con ottimo successo che
ha contato la partecipazione, fra gli altri, di Massimo Caria, pezzo da novanta
del Free Time di Milano, e Gaetano Liperoti (Bill Top TO), Vice Campione Europeo
a Squadre.
Graditissima anche la presenza di Paola Mantovani che ha portato quel tocco di
grazia proprio del Circo Rosa Nazionale.
Di Lanzafame abbiamo detto ma vogliamo ricordare anche gli arbitri locali che
con il loro <esserci e non apparire> hanno interpretato il giusto ruolo delle
casacche…. verdi. Doverosa anche la citazione per la Cooperativa La Cometa, che
si occupa del reinserimento sociale dei soggetti con problemi psichici, che ha
offerto i Trofei consegnati all’organizzazione dal Presidente Orlando Monteleone.
La gara, interprovinciale giocata a 5 birilli al meglio delle tre partite ai sessanta punti, ha contato la partecipazione di 128 giocatori di Prima A, Prima, Seconda e Terza che si sono affrontate con la formula ad handicap 7%di categoria. Alla cerimonia di chiusura ha partecipato il Segretario Regionale Fibis Massimo Calleri che ha portato i saluti del Presidente Regionale Pierluigi Avataneo e del suo Vice Raffaele Di Gennaro.
Massimo Calleri introduce la premiazione
A seguire la premiazione con il
Direttore di gara Lucio Lanzafame, l’arbitro Elio Volpe e le graziosissime
Tiziana ed Emanuela, moglie e cognata del Patron Paolo Spitale che con il suo
prestigioso Club ha creato un nuovo punto di ritrovo nella Provincia di
Vercelli, in netta ripresa grazie anche alla presenza operativa e logistica del
Delegato Fibis Roberto Pagliarin.
Ora tutti al Palais Saint Vincent per il 35° Grand Prix di Goriziana: ci sarà
anche Paolo Spitale che scenderà (22 novembre) in pista per confermare la
vittoria ottenuta fra le mura di casa, impresa a volte proibitiva per questione
di pressioni psicologiche che talvolta condizionano il rendimento.
Paolo Spitale brinda al suo successo
gli amici del CSB presenti al rinfresco
A Paolo va comunque il merito di aver
smentito l’antico detto latino <nemo propheta in patria> rivisitato in nessuno è
profeta a casa sua.
Un ricco rinfresco ha concluso la manifestazione fra dolcini e bollicine di
ottimo spumante.